Terme pubbliche di Miseno
Agosto 29, 2018 No Comments Bacoli,Napoli Amministratore

Delle terme pubbliche dell’antica Misenum si conserva oggi solo il settore del calidarium, costituito da un grande ambiente dalla forma quadrata, conservato in altezza fino all’imposta della copertura a volta (la volta era concamerata, ovvero doppia e quella più interna poggiava su dei mensoloni); sul fondo della sala stessa si trova una nicchia rettangolare con vasca.

Il pavimento in marmo era rialzato da suspensurae, così da permettere la circolazione di aria calda, che scaldava il pavimento stesso e poi, una volta passata attraverso i tubuli di terracotta disposti lungo i muri, fuoriusciva all’esterno. Il praefurnium (il focolare dal quale si otteneva il calore per il riscaldamento dell’ambiente) è riconoscibile subito in connessione con il calidarium: all’interno è lo spazio del forno, con tracce della soprastante caldaia, ed una scaletta, la quale dall’alto permetteva le operazioni di controllo. Un corridoio di servizio, in parte scavato nel tufo e coperto da una volta a botte, raggiungeva il focolare.

Le terme di Miseno sono state datate al II secolo d.C. ed ebbero una vita piuttosto lunga, poichè utilizzate con la loro funzione originaria fino al IV secolo, mentre in seguito l’area venne destinata ad operazioni artigianali; qui sono state, infatti, rinvenute due fornaci, la prima datata all VI-VII secolo e l’altra più tarda, tra XI-XII, ma entrambe utilizzate per produzioni ceramiche. Quanto descritto delle terme romane si trova oggi in una proprietà privata di via Dragonara (civico 72).

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